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http://firmiamo.it/calabria-neo-regione-a-statuto-speciale

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Teatro Brancaccio - Roma -

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Riunione A.S.D.C.

Confederazione di Associazioni e Movimenti

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Intesa Popolare - 1 Dicembre 2012 Napoli -

Ricordo Rino Gaetano

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A te che sogni una stella ed un veliero Omaggio ad un'anima di madreperla... .Sono Rino e sono buono...(R.Gaetano)...Se mai qualcuno capirà sarà senz'altro un altro come me (R.Gaetano)

Nettuno 9 e 10 Giugno 2012

Nettuno 9 e 10 Giugno 2012
Sabato 9 e Domenica 10 giugno 2012, si è celebrata a Nettuno l’Assemblea Nazionale dell’Associazione Giovanni Palatucci. La riunione è stata l’occasione non solo per adempiere agli obblighi statutari previsti ma anche per incontrare i Referenti e per vedere i riflessi filmati delle iniziative che, a livello nazionale, sono state organizzate nelle Scuole statali di primo e secondo grado e nelle Scuole di Polizia sulla figura di Giovanni Palatucci. La due giorni ha anche visto la nomina del nuovo Consiglio Direttivo dell’Associazione il cui organigramma verrà reso noto prossimamente. La d.ssa Concetta RICCCITELLI Vice Direttore della Scuola di Nettuno, ha consegna al dr. Nicola DE CRISTOFARO presente all' Assemblea in rappresentanza del Capo della Polizia MANGANELLI ed a Mons. Pietro IOTTI, il crest ricordo dell'Istituto. Dietro Mons. IOTTI il dr. Rolando BALUGANI Vice Presidente dell'Associazione Giovanni Palatucci. Per la Calabria era presente : il delegato di Crotone Vincenzo Costa.che ha salutato i presente anche a nome degli associati Crotonesie,porgendo gli auguri al neo presidente dell'associazione Don Angelo Oddi.

28 Ottobre 2011 - Università Vaticana Regina Apostolorum - Roma -

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On. G.Alemanno (Sindaco di Roma) M.F.Fragale ( Serv.Sociali Strongoli - KR)

Amici di Crotone delle Guardie D'Onore alle Reali Tombe del Pantheon - Roma-

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Il Referente della Calabria e Provincia di Crotone - D.r Vincenzo Costa -

Stele Egiziana torna a Crotone

Stele Egiziana torna a Crotone
La stele egizia finita al Castello Sforzesco di Milano Torna a Crotone, dopo 35 anni attesa, la preziosa stele egizia che sul finire degli anni Settanta, venne “rubata” ad un “tombarolo” che l’aveva trovata nascosta tra calcinacci nei pressi dell’ospedale civile. La tavoletta, alta meno di 10 centimetri, dal 1983 fa parte della raccolta egizia del museo del Castello Sforzesco di Milano. Utilizzata come talismano contro serpenti, scorpioni e coccodrilli da un viaggiatore egiziano approdato a Crotone tra il 378 ed il 341 avanti Cristo, la stele, confiscata dai Carabinieri, sarà consegnata alla soprintendente ai Beni archeologici della Calabria del Museo archeologico di Crotone. La storia della ‘Stele di Horo sui coccodrilli’ risale negli ultimi anni Settanta quando un “tombarolo asserì di averla seppellita nei presssi dell'Ospedale Civile di Crotone.

Roma,Lamezia Terme,Crotone

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Campidoglio - Calabria che lavora a Roma , Vulcano,Pileggi,Costa

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31 Marzo 2012 - Commedia in tre atti - al Teatro S. Luca a Roma - Regia di Gigi Parise

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Il Presidente Gigi Parise dell'Associazione Diaspora Petilina ha presentato '' Tre Pecore Viziose'' da un testo di Luigi Scarpetta, con attori teatrali originari di Petilia Policastro (Crotone)

Petilia Policastro (Crotone)

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In anteprima la cartolina del Natess con invito al Calvario del 9 marzo

Collegamenti Autolinee Simet - Roma- Cariati-Rossano -Corigliano-

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Collegamenti Autolinee Romano ----Crotone-Roma---

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Quanti sono i Crotonesi a Roma ?

Festa dei Profumi e sapori della Calabria

Crotone: Vallone e Gerardo Sacco alla “festa” della Calabria di Roma PDF Stampa E-mail
Mercoledì 06 Giugno 2012 14:02
La città di Crotone parteciperà alla IV edizione della Festa dei Profumi e Sapori della Calabria che si tiene a Roma fino al 10 giugno prossimo.

Nettuno 4 e 5 Dicembre Scuola di Polizia

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Carlo Mearilli e Vincenzo Costa

Università Vaticana Regina Apostulorum Fondazione Calabria Europa Roma -

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S. Zurlo Presidente Provincia di Crotone, V.Costa e N. Fortivo DC Roma -

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Premiazione al Teatro Rendano di Cosenza 10 Aprile 2011- Premio Orafo Michele Affidato

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Rappresentazione Teatrale ispirata alla vita del Commissario di Polizia Giovanni Palatucci con gli attori Francesco Reda e Stefania De Cola,

Riunione a Crotone della Democrazia Cristiana

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Intesa con l'Associazione'' Al Servizio del Cittadino ''

Fondazione Calabria Roma Europa 28.10.2011

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IL SINDACO ALEMANNO INAUGURA PRESENTAZIONE UFFICIALE FONDAZIONE CALABRIA ROMA EUROPA. “TRA ROMA E LA CALABRIA RADICI COMUNI”

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Petilini a Roma

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Grazie alla disponibilità dell'On.D.Naccari Presentazione del Documento-Film al Campidoglio '' La Sacra Spina '' di Marco Medaglia'' a destra - Presenti: Avv. L.Parise - M.Medaglia - V.Costa-G.Saporito- P.Fiorino-

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L'opera del maestro orafo Michele Affidato è un prezioso globo terrestre in smalti e foglia d'oro su cui spicca l'Italia tempestata da diamanti, che simboleggia lo splendore della musica italiana nel mondo e che sarà protagonista della serata evento del Festival di Sanremo di giovedì 16 febbraio, intitolata "Viva l'Italia nel Mondo". Complimenti al nostro conterraeo -

Le Grotte Carsiche di Verzino (KR)


Le Grotte Carsiche
Infiorescenze gessose accresciutesi su una colata calcitica. ANTRO DEL TORCHIA Cb 272 (CASTELSILANO)

Scheda catastale:

  • località: Scorzo;
  • cartografia: IGM 1:25.000 F° 237 I NE " Verzino" (agg. 1959);
  • coordinate geografiche:
  • longitudine: 4°24'27" 50;
  • latitudine: 39°15'22" ;
  • quota dell'ingresso: 281 metri circa s.l.m.;
  • sviluppo planimetrico: 428 metri;
  • sviluppo spaziale: 436 metri;
  • profondità: 77 metri;dislivello: -77 metri;
  • terreno geologico: gessi del Messiniano;
  • rilevamento: F. Larocca, R. Lavecchia, M. Tarantini (G.S. "Sparviere");data di rilevamento: 23 settembre 1989.
Itinerario di avvicinamento
Partendo dal bivio riportato sulla tavoletta IGM a quota 597 metri s.l.m. presso Vigne, frazione di Verzino, si prosegue verso valle in direzione della SS 107. Si continua per 6 Km esati fino ad imboccare, in prossimità di una marcatissima curva a gomito, un varco nel gard-rail posto a sinistra, dal quale si origina una stradina sterrata. Si discende deviando più avanti a sinistra, in direzione di una piccola abitazione di campagna. L'imbocco della grotta è ubicato nel punto più depresso dell'antistante dolina a pozzo. Si tenga presente che la strada principale da cui si giunge segue per un buon tratto il perimetro della depressione carsica, ben evidente nelle sue ampie proporzioni, a sinistra della carreggiata.
Storia delle esplorazioni
La cavità è stata individuata il 26 agosto 1989 nel corso di una battuta di ricerca compiuta nella zona dal Gruppo Speleologico " Sparviere" con la collaborazione del Gruppo Speleologico " San Giusto" . Alla base del pozzo iniziale gli speleologi, cercando tra i macigni caoticamente ammassati al suolo, riuscivano ad individuare un esiguo passaggio che permetteva di penetrare nella galleria principale.
Dopo un percorso di oltre 300 metri essi erano costretti a fermarsi alla sommità di un salto profondo quattro metri, difficilmente superabile senza l'ausilio di corde. Procuratisi i materiali occorrenti, l'esplorazione proseguiva alcune ore più tardi lungo ambienti progressivamente più stretti che, alla fine, terminavano in coincidenza di un vasto allagamento impraticabile
Descrizione della cavità
La grotta si apre in una vasta dolina, terminante, nella sua parte più depressa, in pozzo profondo circa 11 metri. E' consigliabile iniziare la discesa dal suo ripido margine settentrionale, dove una giovane quercia si protende nel vuoto offrendo un comodo punto di attacco per le corde. Si scende, dunque, lungo una friabilissima parete gessosa fino a raggiungere la base della verticale, completamente invasa da terra e grossi massi. Cercando lungo la parete è possibile scorgere un piccolo passaggio che permette di penetrare, attraverso una frana estremamente instabile, in una modesta galleria.
E' bene sottolineare che l'acqua ed il fango provenienti dall'alto durante le piogge, insieme ai crolli frequenti di parti delle pareti. Possono occultare completamente l'esigua imboccatura del passaggio che costituisce l'accesso alla cavità sotterranea vera e propria. Varrà la pena, nel caso non si riesca ad individuare nessuna anfrattuosità praticabile, sollevare qualche macigno e spostare gli eventuali sedimenti accumulatisi.
Superata la frana, si imbocca, quindi, una galleria, alta dapprima circa un metro, che va progressivamente ampliandosi fino a permettere la posizione eretta.
Al suolo spessi depositi fangosi testimoniano delle grandi quantità d'acqua convogliate nella grotta dalla superficie durante i periodi di intense precipitazioni. Dopo un duplice, brusco cambiamento di direzione, la condotta prosegue in direzione Est mantenendo inalterate morfologie e aspetto generale. Si oltrepassa un'ampia vasca d'acqua, che in estate può anche essere secca, consentendo di non bagnarsi, e, dopo una nuovo curva a gomito, si entra in una saletta alle cui parete si possono osservare delle singolari infiorescenze gessose accresciutesi su colate calcitiche. Ad una estremità della saletta, discendendo sopra alcuni grossi blocchi di roccia, si trova la naturale prosecuzione della condotta da cui si è giunti.
Da questa parte si arriva ben presto alla base di un grosso camino, in corrispondenza del quale si avverte chiaramente una diffusa corrente d'aria fredda.
La sua sommità è interamente occupata da poderosi macigni incastrati tra loro in precario equilibrio, attraverso i quali, seguendo la corrente d'aria, sono state tentate a alcune esplorazioni senza tuttavia conseguire alcun risultato positivo. Molto verosimilmente ci troviamo alla base di qualche dolina esterna, ipotesi avvalorata dalla relativa vicinanza della superficie e dalla circolazione d'aria che, sulla volta, è particolarmente forte. Dopo essersi arrampicati per alcuni metri su dei macigni instabili, si entra in un nuovo salone dal piano di calpestio completamente ricoperto da massi di frana originatisi dai frequenti crolli di successivi strati gessosi dalla volta e dalle pareti. Un piccolo passaggio in basso immette in una spaziosa galleria e da questo punto la cavità cambia decisamente aspetto. Innanzitutto le dimensioni generali sono ora maggiori che in precedenza e, in secondo luogo, la presenza di ampie vasche d'acqua, formatesi a livelli diversi alla base di successivi gradoni rocciosi, rende gli ambienti di aspetto gradevole.
Aggirando sulla destra, per non bagnarsi, due priimi specchi d'acqua profondi oltre 70 centimetri, si giunge in prossimità di un basso laminatoio che costringe a procederfe carponi fino ad un salto profondo poco più di un tre metri. Nei periodi di piena si forma in questo punto una bella cascata d'acqua. Più avanti la condotta amplia maggiormente le sue dimensioni mantenendo un'altezza media di circa cinque metri. Alle pareti, sottili stratificazioni di gesso macrocristallino risaltano al passaggio delle lampade ad acetilene. Si giunge così ad un ulteriore salto profondo quattro metri, lo stesso che durante la prima esplorazione costrinse gli speleologi a tornare indietro per mancanza di corde. Le sue pareti, infatti, sono estremamente levigate dall'acqua e la quasi assoluta mancanza di appigli non permette di superare questo tratto verticale in arrampicata. Alla base del salto parte una galleria meandriforme, sulle cui pareti sono evidenti una serie di microcondotte che recano il loro tributo idrico solo nel periodo invernale. Dopo un percorso di circa 100 metri, in corrispondenza di un ulteriore brusco cambiamento di direzione, la condotta riduce sensibilmente le sue dimensioni. Sebbene il rilevamento topografico sia stato effettuato sino a questo punto, sappiamo che è possibile proseguire ancora per oltre un centinaio di metri attraverso una strettoia meandriforme alta mediamente 30/40 centimetri.
All'inizio della strettoia il dislivello rispetto all'ingresso è di - 70 metri, il maggiore che sia stato finora misurato in una grotta dell'Alto Crotonese. Proseguendo ulteriormente si è costretti a strisciare su un fine detrito sabbioso finché si giunge in prossimità di un sifone che non permette di andare oltre. Una serie di considerazioni fa presupporre che la cavità sia comunque da mettere in relazione ad un'altra grotta di recente scoperta, posta più a valle ed attualmente in fase di esplorazione e studio.
Bibliografia
Larocca, F. " L'Antro del Torchia - Cb 272 (Verzino-Cz)" , Le Grotte della Calabria, Nuova Editrice Apulia, luglio 1991, pp. 198-202.
Gruppo Speleologico " Sparviere" Alessandria del Carretto (Cs) - Le Grotte dell'Alto Crotonese - Patrocinato dalla Comunità Montana dell'Alto

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